DOMENICA DELLE PALME E DELLA PASSIONE DEL SIGNORE 2025

13 aprile 2025

  1. RITI INTRODUTTIVI
  2. LETTURE
  3. CREDO
  4. PREGHIERA DEI FEDELI
  5. AVVISI

RITI INTRODUTTIVI

Il sacerdote: 
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. AMEN.

Fratelli e sorelle,
fin dall’inizio della Quaresima abbiamo cominciato a preparare i nostri cuori attraverso la penitenza e le opere di carità.
Oggi siamo qui radunati affinché con tutta la Chiesa possiamo essere introdotti al mistero pasquale del nostro Signore Gesù Cristo, il quale, per dare reale compimento alla propria passione e risurrezione, entrò nella sua città, Gerusalemme.
Seguiamo perciò il Signore, facendo memoria del suo ingresso salvifico con fede e devozione, affinché, resi partecipi per grazia del mistero della croce, possiamo aver parte alla risurrezione e alla vita eterna.

Preghiamo.
Dio onnipotente ed eterno,
benedici + questi rami [di ulivo],
e concedi a noi tuoi fedeli,
che seguiamo esultanti Cristo,
nostro Re e Signore, 
di giungere con lui
alla Gerusalemme del cielo. 
Egli vive e regna
nei secoli dei secoli.
R/. Amen.

Oppure:

Accresci, o Dio,
la fede di chi spera in te
e concedi a noi tuoi fedeli,
che oggi innalziamo questi rami
in onore di Cristo trionfante,
di rimanere uniti a lui,
per portare frutti di opere buone.
Per Cristo nostro Signore.
R/. Amen.

(asperge i rami con l’acqua benedetta)

Dal Vangelo secondo LUCA (LC 19,28-40)
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.

   In quel tempo, Gesù camminava davanti a tutti salendo verso Gerusalemme. Quando fu vicino a Bètfage e a Betània, presso il monte detto degli Ulivi, inviò due discepoli dicendo: «Andate nel villaggio di fronte; entrando, troverete un puledro legato, sul quale non è mai salito nessuno. Slegatelo e conducetelo qui. E se qualcuno vi domanda: “Perché lo slegate?”, risponderete così: “Il Signore ne ha bisogno”».
Gli inviati andarono e trovarono come aveva loro detto. Mentre slegavano il puledro, i proprietari dissero loro: «Perché slegate il puledro?». Essi risposero: «Il Signore ne ha bisogno».
   Lo condussero allora da Gesù; e gettati i loro mantelli sul puledro, vi fecero salire Gesù. Mentre egli avanzava, stendevano i loro mantelli sulla strada. Era ormai vicino alla discesa del monte degli Ulivi, quando tutta la folla dei discepoli, pieni di gioia, cominciò a lodare Dio a gran voce per tutti i prodigi che avevano veduto, dicendo:
«Benedetto colui che viene,
il re, nel nome del Signore.
Pace in cielo
e gloria nel più alto dei cieli!».
   Alcuni farisei tra la folla gli dissero: «Maestro, rimprovera i tuoi discepoli». Ma egli rispose: «Io vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre».
   Parola del Signore.

Imitiamo, fratelli e sorelle,
le folle che acclamavano Gesù,
e procediamo in pace.

Processione e canto

…………………………..

Preghiamo

Dio onnipotente ed eterno,
che hai dato
come modello agli uomini
il Cristo tuo Figlio,
nostro Salvatore,
fatto uomo e umiliato
fino alla morte di croce,
fa’ che abbiamo sempre presente
il grande insegnamento
della sua passione,
per partecipare
alla gloria della risurrezione.
Egli è Dio, e vive e regna con te.

LETTURE

Prima Lettura
Non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi, sapendo di non restare confuso. (Terzo canto del Servo del Signore)
is 50,4-7

Dal libro del profeta Isaìa

Il Signore Dio mi ha dato una lingua da discepolo,
perché io sappia indirizzare
una parola allo sfiduciato.
Ogni mattina fa attento il mio orecchio
perché io ascolti come i discepoli.
Il Signore Dio mi ha aperto l’orecchio
e io non ho opposto resistenza,
non mi sono tirato indietro.
Ho presentato il mio dorso ai flagellatori,
le mie guance a coloro che mi strappavano la barba;
non ho sottratto la faccia
agli insulti e agli sputi.
Il Signore Dio mi assiste,
per questo non resto svergognato,
per questo rendo la mia faccia dura come pietra,
sapendo di non restare confuso.
Parola di Dio.

Salmo Responsoriale
Dal Sal 21 (22)

Dio mio, Dio mio,
perché mi hai abbandonato?

Si fanno beffe di me quelli che mi vedono,
storcono le labbra, scuotono il capo:
«Si rivolga al Signore; lui lo liberi,
lo porti in salvo, se davvero lo ama!». R.

Un branco di cani mi circonda,
mi accerchia una banda di malfattori;
hanno scavato le mie mani e i miei piedi.
Posso contare tutte le mie ossa. R.

Si dividono le mie vesti,
sulla mia tunica gettano la sorte.
Ma tu, Signore, non stare lontano,
mia forza, vieni presto in mio aiuto. R.

Annuncerò il tuo nome ai miei fratelli,
ti loderò in mezzo all’assemblea.
Lodate il Signore, voi suoi fedeli,
gli dia gloria tutta la discendenza di Giacobbe,
lo tema tutta la discendenza d’Israele. R.

Seconda Lettura
Cristo umiliò se stesso, per questo Dio lo esaltò.
Fil 2,6-11

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési

Cristo Gesù,
pur essendo nella condizione di Dio,
non ritenne un privilegio
l’essere come Dio,
ma svuotò se stesso
assumendo una condizione di servo,
diventando simile agli uomini.
Dall’aspetto riconosciuto come uomo,
umiliò se stesso
facendosi obbediente fino alla morte
e a una morte di croce.
Per questo Dio lo esaltò
e gli donò il nome
che è al di sopra di ogni nome,
perché nel nome di Gesù
ogni ginocchio si pieghi
nei cieli, sulla terra e sotto terra,
e ogni lingua proclami:
«Gesù Cristo è Signore!»,
a gloria di Dio Padre.
Parola di Dio.

Acclamazione al Vangelo
Lode e onore a te, Signore Gesù!

Per noi Cristo si è fatto obbediente
fino alla morte
e a una morte di croce.
Per questo Dio lo esaltò
e gli donò il nome che è al di sopra
di ogni nome. (Fil 2,8-9)

Vangelo
La Passione del Signore.

Lc 22,14-23,56

Forma breve più giù

Ho tanto desiderato mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione
Quando venne l’ora, [Gesù] prese posto a tavola e gli apostoli con lui, e disse loro: «Ho tanto desiderato mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione, perché io vi dico: non la mangerò più, finché essa non si compia nel regno di Dio». E, ricevuto un calice, rese grazie e disse: «Prendetelo e fatelo passare tra voi, perché io vi dico: da questo momento non berrò più del frutto della vite, finché non verrà il regno di Dio».

– Giuseppe pone il corpo di Gesù in un sepolcro scavato nella roccia
Ed ecco, vi era un uomo di nome Giuseppe, membro del Sinedrio, buono e giusto. Egli non aveva aderito alla decisione e all’operato degli altri. Era di Arimatèa, una città della Giudea, e aspettava il regno di Dio. Egli si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. Lo depose dalla croce, lo avvolse con un lenzuolo e lo mise in un sepolcro scavato nella roccia, nel quale nessuno era stato ancora sepolto. Era il giorno della Parascève e già splendevano le luci del sabato. Le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea seguivano Giuseppe; esse osservarono il sepolcro e come era stato posto il corpo di Gesù, poi tornarono indietro e prepararono aromi e oli profumati. Il giorno di sabato osservarono il riposo come era prescritto.

Parola del Signore.

[PAUSA]
Riflessione
Canto
Crucem tuam adoramus Domine
Resurrectionem tuam
Laudamus Domine
Laudamus et glorificamus
Resurrectionem tuam
Laudamus Domine

PROFESSIONE DI FEDE

     CREDO simbolo degli Apostoli     

     Io credo in Dio
Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra;
     e in Gesù Cristo,
suo unico Figlio,
nostro Signore,
il quale fu concepito
di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine,
patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto;
discese agli inferi;
il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo, siede alla destra
di Dio Padre onnipotente;
di là verrà a giudicare
i vivi e i morti.
     Credo nello Spirito Santo,
la Santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna.
Amen.


CREDO niceno costantinopolitano

Credo in un solo Dio,
Padre onnipotente,
Creatore del cielo e della terra,
di tutte le cose visibili e invisibili.

Credo in un solo Signore,
Gesù Cristo,
unigenito Figlio di Dio,
nato dal Padre
prima di tutti i secoli:
Dio da Dio, Luce da Luce,
Dio vero da Dio vero,
generato, non creato,
della stessa sostanza del Padre;
per mezzo di lui tutte le cose
sono state create.
Per noi uomini
e per la nostra salvezza
discese dal cielo,
[inchino]
e per opera dello Spirito Santo
si è incarnato
nel seno della Vergine Maria
e si è fatto uomo.
[ci rialziamo]
Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,
mori e fu sepolto.
Il terzo giorno è risuscitato,
secondo le Scritture,
è salito al cielo,
siede alla destra del Padre.
E di nuovo verrà, nella gloria,
per giudicare i vivi e i morti,
e il suo regno non avrà fine.

Credo nello Spirito Santo,
che è Signore e dà la vita,
e procede dal Padre e dal Figlio.
Con il Padre e il Figlio
è adorato e glorificato,
e ha parlato
per mezzo dei profeti.

Credo la Chiesa,
una santa cattolica e apostolica.
Professo un solo Battesimo

PREGHIERA DEI FEDELI

INTRODUZIONE DEL SACERDOTE

Attraverso Gesù ogni nostra preghiera trova ascolto. Per questo ci rivolgiamo a te, o Padre, e ti diciamo:

Per la Chiesa (silenzio).
Nel nome di Gesù, il tuo Figlio, ti preghiamo per i cristiani perseguitati. Sostieni la loro fiducia in te e ravviva la loro speranza. Preghiamo.

Per i governanti (silenzio).
Nel nome di Gesù, re umiliato, ti invochiamo per i governanti, perché sappiano farsi carico dei bisogni e delle necessità delle popolazioni civili, cercando soluzioni giuste e pacifiche per tutti. Preghiamo.

Per chi ha subito gravi offese (silenzio).
Nel nome di Gesù, il misericordioso, ti preghiamo per chi si impegna a perdonare, a vincere il rancore e il desiderio di vendetta. Preghiamo.

Per i sofferenti (silenzio).
Nel nome di Gesù, inchiodato alla croce, ti supplichiamo per chi è straziato nel corpo e nell’anima. Raggiungi chi soffre attraverso uomini e donne che sanno donare aiuto, consolazione e tenerezza. Preghiamo.

Per la nostra comunità (silenzio).
Nel nome di Gesù, il testimone fedele, ti supplichiamo di renderci capaci di vicinanza e solidarietà per i più bisognosi, per realizzare il tuo disegno d’amore. Preghiamo.

Dio vivente, noi siamo talvolta stranieri sulla terra, sconcertati dalle violenze, dalla durezza delle opposizioni. Come una brezza leggera, tu soffi su di noi lo Spirito di pace. Trasfigura i deserti dei nostri dubbi per essere portatori di riconciliazione nel nome del tuo Figlio che, con e per noi, vive e regna nei secoli dei secoli. AMEN!

AVVISI

FINE AVVISI