Momento mariano volontari

CANTO INIZIALE

C. Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo

T. Amen.

C. In occasione della Peregrinatio della Statua della Vergine patrona della nostra Città, lasciamoci illuminare dalla Parola del Signore e dalla luce del suo Spirito per sostenere e motivare il nostro servizio di volontari a favore delle persone in difficoltà.

Lo facciamo proprio guardando alla Vergine Maria, donna che accoglie il dono e non lo tiene per sé, ma lo condivide con il mondo. Diceva San Giovanni Paolo II: “Ogni cristiano che eleva lo sguardo a Maria, trova in essa un modello perfetto nel conoscere il disegno di Dio; nel porsi con animo risoluto a seguire il Signore secondo la sua volontà; nell’accettare con umiltà e gioia i sacrifici che comporta questa sua scelta di servizio e di amore”.

DAL VANGELO SECONDO LUCA (cap. 1)
39In quei giorni Maria si mise in viaggio e raggiunse in fretta un villaggio che si trovava nella parte montagnosa della Giudea. 40Entrò in casa di Zaccaria e salutò Elisabetta. 41Appena Elisabetta udì il saluto di Maria, il bambino dentro di lei ebbe un fremito, ed essa fu colmata di *Spirito Santo 42e a gran voce esclamò: «Dio ti ha benedetta più di tutte le altre donne, e benedetto è il bambino che avrai! 43Che grande cosa per me! Perché mai la madre del mio Signore viene a farmi visita? 44Appena ho sentito il tuo saluto, il bambino si è mosso dentro di me per la gioia. 45Beata te che hai avuto fiducia nel Signore e hai creduto che egli può compiere ciò che ti ha annunziato».
46Allora Maria disse:
«Grande è il Signore: lo voglio lodare.
47Dio è mio salvatore:
sono piena di gioia.
48Ha guardato a me, alla sua povera serva:
tutti, d’ora in poi, mi diranno beata.
49Dio è potente:
ha fatto in me grandi cose,
santo è il suo nome.
50La sua misericordia resta per sempre
con tutti quelli che lo servono.
51Ha dato prova della sua potenza,
ha distrutto i superbi e i loro progetti.
52Ha rovesciato dal trono i potenti,
ha rialzato da terra gli oppressi.
53Ha colmato i poveri di beni,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
54Fedele nella sua misericordia,
ha risollevato il suo popolo, Israele.
55Così aveva promesso ai nostri padri:
a favore di Abramo e dei suoi discendenti per sempre».
56Maria rimase con Elisabetta circa tre mesi. Poi ritornò a casa sua.

RECITA DEL SANTO ROSARIO A CONCLUSIONE DEL MESE MARIANO
PAROLE DEL SANTO PADRE FRANCESCO
Venerdì, 31 maggio 2013

Cari fratelli e sorelle,

questa sera abbiamo pregato insieme con il Santo Rosario; abbiamo ripercorso alcuni eventi del cammino di Gesù, della nostra salvezza e lo abbiamo fatto con Colei che è nostra Madre, Maria, Colei che con mano sicura ci guida al suo Figlio Gesù. Sempre Maria ci guida a Gesù.
Oggi celebriamo la festa della Visitazione della Beata Vergine Maria alla parente Elisabetta. Vorrei meditare con voi questo mistero che mostra come Maria affronta il cammino della sua vita, con grande realismo, umanità, concretezza.

Tre parole sintetizzano l’atteggiamento di Maria: ascolto, decisone, azione; ascolto, decisone, azione. Parole che indicano una strada anche per noi di fronte a ciò che ci chiede il Signore nella vita. Ascolto, decisione, azione.

1. Ascolto. Da dove nasce il gesto di Maria di andare dalla parente Elisabetta? Da una parola dell’Angelo di Dio: «Elisabetta tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio…» (Lc 1,36). Maria sa ascoltare Dio. Attenzione: non è un semplice “udire”, un udire superficiale, ma è l’“ascolto” fatto di attenzione, di accoglienza, di disponibilità verso Dio. Non è il modo distratto con cui a volte noi ci mettiamo di fronte al Signore o agli altri: udiamo le parole, ma non ascoltiamo veramente. Maria è attenta a Dio, ascolta Dio.

Ma Maria ascolta anche i fatti, legge cioè gli eventi della sua vita, è attenta alla realtà concreta e non si ferma alla superficie, ma va nel profondo, per coglierne il significato. La parente Elisabetta, che è già anziana, aspetta un figlio: questo è il fatto. Ma Maria è attenta al significato, lo sa cogliere: «Nulla è impossibile a Dio» (Lc 1,37).
Questo vale anche nella nostra vita: ascolto di Dio che ci parla, e ascolto anche della realtà quotidiana, attenzione alle persone, ai fatti perché il Signore è alla porta della nostra vita e bussa in molti modi, pone segni nel nostro cammino; a noi dà la capacità di vederli. Maria è la madre dell’ascolto, ascolto attento di Dio e ascolto altrettanto attento degli avvenimenti della vita.

2. La seconda parola: decisione. Maria non vive “di fretta”, con affanno, ma, come sottolinea san Luca, «meditava tutte queste cose nel suo cuore» (cfr Lc 2,19.51). E anche nel momento decisivo dell’Annunciazione dell’Angelo, Ella chiede: «Come avverrà questo?» (Lc 1,34). Ma non si ferma neppure al momento della riflessione; fa un passo avanti: decide. Non vive di fretta, ma solo quando è necessario “va in fretta”. Maria non si lascia trascinare dagli eventi, non evita la fatica della decisione. E questo avviene sia nella scelta fondamentale che cambierà la sua vita: «Eccomi sono la serva del Signore…» (cfr Lc 1,38), sia nelle scelte più quotidiane, ma ricche anch’esse di significato. Mi viene in mente l’episodio delle nozze di Cana (cfr Gv 2,1-11): anche qui si vede il realismo, l’umanità, la concretezza di Maria, che è attenta ai fatti, ai problemi; vede e comprende la difficoltà di quei due giovani sposi ai quali viene a mancare il vino della festa, riflette e sa che Gesù può fare qualcosa, e decide di rivolgersi al Figlio perché intervenga: «Non hanno più vino» (cfr v. 3). Decide.

Nella vita è difficile prendere decisioni, spesso tendiamo a rimandarle, a lasciare che altri decidano al nostro posto, spesso preferiamo lasciarci trascinare dagli eventi, seguire la moda del momento; a volte sappiamo quello che dobbiamo fare, ma non ne abbiamo il coraggio o ci pare troppo difficile perché vuol dire andare controcorrente. Maria nell’Annunciazione, nella Visitazione, alle nozze di Cana va controcorrente, Maria va controcorrente; si pone in ascolto di Dio, riflette e cerca di comprendere la realtà, e decide di affidarsi totalmente a Dio, decide di visitare, pur essendo incinta, l’anziana parente, decide di affidarsi al Figlio con insistenza per salvare la gioia delle nozze.

3. La terza parola: azione. Maria si mise in viaggio e «andò in fretta…» (cfr Lc 1,39). Domenica scorsa sottolineavo questo modo di fare di Maria: nonostante le difficoltà, le critiche che avrà ricevuto per la sua decisione di partire, non si ferma davanti a niente. E qui parte “in fretta”. Nella preghiera, davanti a Dio che parla, nel riflettere e meditare sui fatti della sua vita, Maria non ha fretta, non si lascia prendere dal momento, non si lascia trascinare dagli eventi. Ma quando ha chiaro che cosa Dio le chiede, ciò che deve fare, non indugia, non ritarda, ma va “in fretta”. Sant’Ambrogio commenta: “la grazia dello Spirito Santo non comporta lentezze” (Expos. Evang. sec. Lucam, II, 19: PL 15,1560).

L’agire di Maria è una conseguenza della sua obbedienza alle parole dell’Angelo, ma unita alla carità: va da Elisabetta per rendersi utile; e in questo uscire dalla sua casa, da se stessa, per amore, porta quanto ha di più prezioso: Gesù; porta il Figlio. A volte, anche noi ci fermiamo all’ascolto, alla riflessione su ciò che dovremmo fare, forse abbiamo anche chiara la decisione che dobbiamo prendere, ma non facciamo il passaggio all’azione. E soprattutto non mettiamo in gioco noi stessi muovendoci “in fretta” verso gli altri per portare loro il nostro aiuto, la nostra comprensione, la nostra carità; per portare anche noi, come Maria, ciò che abbiamo di più prezioso e che abbiamo ricevuto, Gesù e il suo Vangelo, con la parola e soprattutto con la testimonianza concreta del nostro agire.
Maria, la donna dell’ascolto, della decisione, dell’azione.

Maria, donna dell’ascolto, rendi aperti i nostri orecchi; fa’ che sappiamo ascoltare la Parola del tuo Figlio Gesù tra le mille parole di questo mondo; fa’ che sappiamo ascoltare la realtà in cui viviamo, ogni persona che incontriamo, specialmente quella che è povera, bisognosa, in difficoltà.

Maria, donna della decisione, illumina la nostra mente e il nostro cuore, perché sappiamo obbedire alla Parola del tuo Figlio Gesù, senza tentennamenti; donaci il coraggio della decisione, di non lasciarci trascinare perché altri orientino la nostra vita.

Maria, donna dell’azione, fa’ che le nostre mani e i nostri piedi si muovano “in fretta” verso gli altri, per portare la carità e l’amore del tuo Figlio Gesù, per portare, come te, nel mondo la luce del Vangelo. Amen.

CANTO: SALVE REGINA

PREGHIERA CORALE

L1.      Santa Maria, vergine della notte,
noi t’imploriamo di starci vicino
quando incombe il dolore,
e irrompe la prova,
e sibila il vento della disperazione,
e sovrastano sulla nostra esistenza
il cielo nero degli affanni,
il freddo delle delusioni, l’ala severa della morte.

T.      Liberaci dai brividi delle tenebre.
Nell’ora del nostro Calvario,
tu, che hai sperimentato l’eclisse del sole,
stendi il tuo manto su di noi,
sicché, fasciati dal tuo respiro,
ci sia più sopportabile la lunga attesa della libertà.
Alleggerisci con carezze di madre
la sofferenza dei malati.

L2.
      Riempi di presenze amiche e discrete
il tempo amaro di chi è solo.
Spegni i focolai di nostalgia nel cuore dei naviganti,
e offri loro la spalla perché vi poggino il capo.

 T.      Preserva da ogni male i nostri cari
che faticano in terre lontane
e conforta, col baleno struggente degli occhi,
chi ha perso la fiducia nella vita.

L.3     Ripeti ancora oggi la canzone del Magnificat,
e annuncia straripamenti di giustizia
a tutti gli oppressi della terra.
Non ci lasciare soli nella notte
a salmodiare le nostre paure.

T.       Anzi, se nei momenti dell’oscurità
ti metterai vicino a noi
e ci sussurrerai che anche tu,
vergine dell’Avvento,
stai aspettando la luce,
le sorgenti del pianto
si disseccheranno sul nostro volto.
E sveglieremo insieme l’aurora.
Così sia. Amen

BENEDIZIONE

  • Dio misericordioso, che per mezzo del suo Figlio, nato dalla Vergine, ha redento il mondo, vi colmi della sua benedizione.  T. Amen.
  • Dio vi protegga sempre e in ogni luogo per intercessione di Maria, Vergine e Madre, che ha dato al mondo l’autore della vita. T. Amen.
  • A tutti voi conceda il Signore la salute del corpo e la gioia dello spirito. T. Amen.

E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre.  T. Amen.

CANTO FINALE