1 gennaio 2024

MESSA PREGHIERE
Invocazioni penitenziali
Introduzione …
Cel. Signore, Figlio di Dio, che nascendo da Maria Vergine ti sei fatto nostro fratello, Kyrie elèison.
Tutti Kyrie elèison.
Cel. Cristo, Figlio dell’uomo, che conosci e comprendi la nostra debolezza, Christe elèison.
Tutti Christe elèison
Cel. Signore, Figlio primogenito del Padre, che fai di noi una sola famiglia, Kyrie elèison.
Tutti Kyrie elèison.
Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.
Tutti Amen.
GLORIA A DIO
Gloria a Dio nell’alto dei cieli,
e pace in terra
agli uomini amati dal Signore.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo,
ti adoriamo, ti glorifichiamo,
ti rendiamo grazie
per la tua gloria immensa,
Signore Dio, Re del cielo,
Dio Padre onnipotente.
Signore, Figlio Unigenito,
Gesù Cristo,
Signore Dio, Agnello di Dio,
Figlio del padre;
tu che togli i peccati del mondo,
abbi pietà di noi;
tu che togli i peccati del mondo,
accogli la nostra supplica;
tu che siedi alla destra del Padre,
abbi pietà di noi.
Perché tu solo il Santo,
tu solo il Signore,
tu solo l’Altissimo,
Gesù Cristo, con lo Spirito Santo;
nella gloria di Dio Padre. Amen.
PREGHIAMO
O Dio, che nella verginità feconda di Maria
hai donato agli uomini
i beni della salvezza eterna,
fa’ che sperimentiamo
la sua intercessione,
poiché per mezzo di lei
abbiamo ricevuto l’autore della vita,
Gesù Cristo, tuo Figlio.
Egli è Dio, e vive e regna con te…
LETTURE
Prima Lettura
Porranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò.
Nm 6, 22-27
Dal libro dei Numeri
Il Signore parlò a Mosè e disse: «Parla ad Aronne e ai suoi figli dicendo: “Così benedirete gli Israeliti: direte loro:
Ti benedica il Signore
e ti custodisca.
Il Signore faccia risplendere per te il suo volto
e ti faccia grazia.
Il Signore rivolga a te il suo volto
e ti conceda pace”.
Così porranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò».
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 66 (67)
Dio abbia pietà di noi e ci benedica.
Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti. R.
Gioiscano le nazioni e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra. R.
Ti lodino i popoli, o Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra. R.
Seconda Lettura
Dio mandò il suo Figlio, nato da donna.
Gal 4,4-7
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
Fratelli, quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo l’adozione a figli.
E che voi siete figli lo prova il fatto che Dio mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio, il quale grida: «Abbà! Padre!».
Quindi non sei più schiavo, ma figlio e, se figlio, sei anche erede per grazia di Dio.
Parola di Dio.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia.
Molte volte e in diversi modi nei tempi antichi
Dio ha parlato ai padri per mezzo dei profeti;
ultimamente, in questi giorni,
ha parlato a noi per mezzo del Figlio. (Eb 1,1-2)
Vangelo
I pastori trovarono Maria e Giuseppe e il bambino. Dopo otto giorni gli fu messo nome Gesù.
Lc 2,16-21
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.
Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.
Parola del Signore
APPROFONDIMENTI SULLA PAROLA
B. Paolo Curtaz, teologo biblico
PROFESSIONE DI FEDE
CREDO simbolo degli Apostoli
Io credo in Dio
Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra;
e in Gesù Cristo,
suo unico Figlio,
nostro Signore,
il quale fu concepito
di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine,
patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto;
discese agli inferi;
il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo, siede alla destra
di Dio Padre onnipotente;
di là verrà a giudicare
i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo,
la Santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna.
Amen.
CREDO niceno costantinopolitano
Credo in un solo Dio,
Padre onnipotente,
Creatore del cielo e della terra,
di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore,
Gesù Cristo,
unigenito Figlio di Dio,
nato dal Padre
prima di tutti i secoli:
Dio da Dio, Luce da Luce,
Dio vero da Dio vero,
generato, non creato,
della stessa sostanza del Padre;
per mezzo di lui tutte le cose
sono state create.
Per noi uomini
e per la nostra salvezza
discese dal cielo,
[inchino]
e per opera dello Spirito Santo
si è incarnato
nel seno della Vergine Maria
e si è fatto uomo.
[ci rialziamo]
Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,
mori e fu sepolto.
Il terzo giorno è risuscitato,
secondo le Scritture,
è salito al cielo,
siede alla destra del Padre.
E di nuovo verrà, nella gloria,
per giudicare i vivi e i morti,
e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo,
che è Signore e dà la vita,
e procede dal Padre e dal Figlio.
Con il Padre e il Figlio
è adorato e glorificato,
e ha parlato
per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa,
una santa cattolica e apostolica.
Professo un solo Battesimo
PROFESSIONE BATTESIMALE DELLA FEDE
C. Fratelli carissimi, per mezzo del Battesimo siamo divenuti partecipi del mistero pasquale del Cristo, siamo stati sepolti insieme con Lui nella morte, per risorgere con Lui a vita nuova.
Ora, proclamiamo la fede del nostro Battesimo, impegnati a servire fedelmente Dio nella santa Chiesa Cattolica.
C Credete in Dio,
Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra?
T Credo.
C Credete in Gesù Cristo,
suo unico figlio,
nostro Signore,
che nacque da Maria Vergine,
mori e fu sepolto
è resuscitato dal morti
e siede alla destra del Padre?
T Credo.
C Credete nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne
e la vita eterna.
T Credo.
C Dio onnipotente, Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha liberato dal peccato e ci ha fatto rinascere dall’acqua e dallo Spirito Santo, ci custodisca con la sua grazia, in Cristo Gesù nostro Signore, per la vita eterna.
T Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI
INTRODUZIONE DEL SACERDOTE
Come ci ricorda l’Apostolo Paolo, mediante il dono del Suo Figlio, ciascuno di noi è divenuto «erede per grazia di Dio», chiamato a collaborare all’edificazione di un mondo «più solidale, giusto e pacifico».
Lettore
Per questo, Padre, ti preghiamo:
ASCOLTACI O SIGNORE!
- Per tutta la Chiesa: ricordi all’uomo d’oggi «il proprio limite di creatura (…) condizione indispensabile per conseguire, o meglio, accogliere in dono la pienezza» di vita donata da Dio. Preghiamo.
- Per quanti ricoprono incarichi di responsabilità nella società: promuovano leggi capaci di conciliare sviluppo tecnologico e sviluppo etico. Preghiamo.
- Per i poveri e le vittime di ogni emarginazione: anche la loro voce sia ascoltata quando vengono prese decisioni riguardo i grandi cambiamenti dovuti allo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Preghiamo.
- Per quanti soffrono a causa delle malattie: giovino per tutti, ricchi e poveri, i grandi avanzamenti nella ricerca scientifica nel campo digitale, frutto dell’intelligenza donata all’uomo dal Creatore. Preghiamo.
- Per noi qui presenti: nell’uso delle diverse forme di intelligenza artificiale, si promuova, soprattutto per i più giovani, l’educazione al pensiero critico e al discernimento delle informazioni presenti nella rete internet. Preghiamo.
CONCLUSIONE DEL SACERDOTE
Guida, Signore, i nostri passi per le vie di questo mondo, in profonda e rapida trasformazione affinché, sull’esempio di Maria, anche noi impariamo, con sapienza, a custodire nel nostro cuore gli eventi e sfide del nostro tempo e a camminare, senza indugio incontro a Te come i pastori di Betlemme. Per Cristo Nostro Signore. AMEN.
AVVISI

– SANTA FAMIGLIA
Sabato 30 dicembre Messa ore 18,30
Domenica 31 dicembre Messe ore 7-9,30-11– SANTA MADRE DI DIO
Domenica 31 dicembre Messe ore 17-18,30
TE DEUM di ringraziamento ore 18,00
Lunedì 1 gennaio Messe ore 7,30-9,30-11-17-18,30– EPIFANIA
Venerdì 5 gennaio ore 18,00 primi vespri
Messa ore 18,30
Sabato 6 gennaio
Messe ore 7,30-9,30-11-17-18,30– BATTESIMO DEL SIGNORE
Domenica 7 gennaio
Messe ore 7,30-9,30-11-17-18.30

L’OSSERVATORE DI STRADA – dicembre 2023
numero dedicato alla BELLEZZA, vista dalle persone in difficoltà.
Il giornale non ha costo, viene preparato dal Vaticano, per dare voce agli ultimi.
CLICCA QUI PER SCARICARE COPIA

Avvento, esercizio di Speranza – Messaggio dell’Arcivescovo Mons. Satriano per l’Avvento 2023
clicca qui per il testo

RENDICONTO GENERALE DESTINAZIONE 8XMILLE
Cliccando sul PRIMO RIGO, troverete il rendiconto generale delle destinazioni dell’8xmille assegnate alla Chiesa cattolica.
Migliaia di interventi per la carità e la pastorale a livello nazionale e nelle 226 diocesi italiane, per i progetti caritativi e umanitari nei paesi in via di sviluppo e per il sostentamento dei sacerdoti diocesani impegnati nelle nostre parrocchie o in missione nei paesi poveri.
COMPLEMENTI
NATALE
MANGIATOIA
Tre volte in questo capitolo Luca nomina la mangiatoia in cui viene adagiato Gesù. Tanti sono i riferimenti messianici e regali che questo capitolo offre. Gesù è il nuovo Davide ed il nuovo re del mondo in antitesi a Cesare Augusto. La mangiatoia ci dice che Gesù è il Sostentamento del mondo
FASCE
Le fasce sono le insegne dell’ umanità. Un bambino vero è venuto al mondo. Come il libro della Sapienza 7,4 ci ricorda del re Salomone suo predecessore sul trono di Davide
PASTORI
Anche un richiamo al pastorello Davide, ma ancora più agli ultimi del mondo a cui Luca indirizza il suo vangelo. A loro come a Maria viene annunciata la Gioia dell’ irruzione di Dio nel mondo e nel nostro tempo.
II domenica di Avvento
Il deserto, luogo inospitale dove è difficile dimorare a lungo, luogo dell’essenzialità, come mostra anche l’abbigliamento e il nutrimento di Giovanni (v. 6). Luogo in cui è possibile scendere in profondità in se stessi e nel senso del proprio cammino.

Il deserto nella Bibbia, anche quando rappresenta un’esperienza positiva, è sempre una tappa provvisoria.
L’esperienza del deserto segna il cammino di fede che il popolo, liberato dalla schiavitù egiziana, deve percorrere, per raggiungere la terra promessa, fidandosi di Dio.
SLEGARE I LACCI DEI SANDALI
L’atto dello slegare i sandali è da associare allo scioglimento di un legame e in particolare di quel vincolo del parente maschio, più vicino alla donna rimasta vedova senza figli, che egli era tenuto a sposare per dare una discendenza al fratello morto. Si tratta della legge del levirato (Dt 25,5-10), dalla quale ci si poteva svincolare appunto con il gesto del sandalo, con cui si “cedevano” ad altri i diritti di proprietà sulla donna – come è il caso di Rut 4,7-8.

Giovanni dice di Gesù: viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Un’espressione ebraica che vuol dire: io non sono il tuo sposo, però c’è uno che ti sposerà, che ti vuole rendere fecondo. Gesù Cristo è lo Sposo e avvertirete questa unione, questa profondità, questa gioia, questo piacere.
Domenica 34 T.O.
EZECHIELE
Nato a Gerusalemme intorno al 627 avanti Cristo viene deportato in Babilonia all’ età di 25 anni. Lui che era di famiglia sacerdotale diviene un dei profeti maggiori di Israele.E’ il profeta dello Spirito Santo.Storicamente Ezechiele ha contribuito assai alla formazione dell’Israele nuovo, purificato nel crogiolo dell’esilio.
CORINTO
Al tempo dell’apostolo Paolo, Corinto – in Grecia, era una città cosmopolita, socialmente stratificata e con una forte presenza di schiavi. Era imperniata sugli interessi commerciali.
Durante il suo secondo viaggio missionario, l’apostolo Paolo da Atene giunse a Corinto intorno al 50 d.C. Paolo predicò dapprima ogni sabato nella sinagoga. In seguito si rivolse a coloro che non erano ebrei: molti si convertirono.
Domenica 33 T.O.
TALENTI
Un talento equivale alla paga di vent’anni. Quindi il servo che ne riceve cinque, di talenti, ha un capitale da gestire di oltre due milioni degli attuali euro.

Diversamente dal significato comune, la parabola di oggi non considera i talenti come delle capacità innate ricevute da Dio, ma come i doni che i discepoli devono custodire e vivificare in attesa del ritorno del Signore nella pienezza dei tempi. La parabola è molto chiara, al riguardo, i talenti vengono dati «a ciascuno secondo la sua capacità» (Mt 25,15).
Nel tempo dell’attesa i servi, cioè noi, sono chiamati a custodire e a far fruttare i talenti, le mine, che il Signore ha loro consegnato: il vangelo, lo Spirito, la comunità, il potere di curare, consolare, perdonare, riconciliare…
Non sono cose da poco, quelle che il Signore ci affida, ma molto preziose!
Domenica 32 T.O.

FILATTERI
Ciascuna delle strisce di pergamena (in ebraico tĕfillīn, «preghiere») recanti iscritti passi del Pentateuco, che gli ebrei portano chiuse in capsule di cuoio e legate con cinghie al braccio sinistro e al capo durante la preghiera mattutina feriale. L’uso trae origine dall’interpretazione letterale della raccomandazione biblica (Esodo 13, 9 e 16; Deuteronomio 6, 8; 11, 18) di legare le parole divine come segno sul braccio e ricordo tra gli occhi.

Le frange. La loro funzione era simile a quella dei filatteri. Si trattava di fiocchi sfrangiati che ogni israelita portava ai quattro angoli della sua veste, anche qui per osservare alla lettera il testo di Nm 15,38: “Il Signore aggiunse a Mosè: «Parla agli Israeliti e ordina loro che si facciano fiocchi agli angoli delle loro vesti e che mettano al fiocco di ogni angolo un cordone di porpora viola… quando li guarderete, vi ricorderete di tutti i comandi del Signore per metterli in pratica». Allargare i filatteri e allungare le frange voleva dire renderli il più visibili possibile perché non sfuggissero alla vista del pubblico e chi lo portava venisse lodato.
RABBI’:
Titolo onorifico dei dottori ebrei, costituito dal sostantivo rab, “maestro”, e dal suffisso pronominale di prima persona singolare: quindi “mio maestro”
RABBI’ NICODEMO che andò a trovare Gesù, divenendone discepolo sotto la croce.

Alberto Avraham Sermoneta, Rabbino Capo di Bologna dal 1997.
